Prima degli anni ‘80 la Volkswagen si poteva paragonare ad una tranquilla vecchietta: solida, rassicurante, che aveva visto tutto. Poi arrivò la Golf, e c’è una pubblicità che racconta meglio di ogni altra questo cambiamento.
C’era una volta “la Volkswagen”, ovvero il Maggiolino. Un’auto che era sinonimo di una marca e la rappresentava con la sua noncurante vecchiezza. Auto strana, eccentrica, talmente fuori dai tempi e dagli schemi da essere diventata un modo di essere e di apparire.
Se non eri fatto come gli altri, se avevi una testa un po’ sbilenca e te ne fregavi di apparire ricco, veloce, all’ultima moda, la Volkswagen era l’auto per te. Idea meravigliosa ma che anno dopo anno, quando anche la moda di non essere alla moda cominciò a mostrare la corda, i vertici di Volksburg cominciarono a trovare strettina.
Golf: la nuova Volkswagen nasce con un occhio all’Italia
Nel 1974, dopo anni di studi e di esitazioni, Volkswagen prende finalmente il coraggio a quattro mani e lancia sul mercato il “nuovo Maggiolino”. Occorre riconoscere ai solitamente prudenti tedeschi il coraggio di avere pensato una macchina che non potrebbe essere più diversa dal modello che è chiamato a sostituire.
Nasce la Golf: se il Maggiolino è conservatore, lento e sonnacchioso, fiero della sua vecchiezza, la Golf dovrà essere tutto l’opposto. Un’auto pepata, brillante, che pensa ai giovani e che entra in competizione con quelle che, almeno a quel tempo, sono le macchine che tutte vorrebbero essere: le fascinose e veloci italiane.
Ti piace Boomerissimo? Sostienilo cliccando su questo link
In particolare, i tedeschi prendono attenta nota di cosa si muove sotto il cofano della “media” più innovativa di quegli anni: la Fiat 128, a quel tempo l’auto più venduta in Europa. Trazione anteriore, motore trasversale, prestazioni brillanti. Da qui si parte per mandare definitivamente in pensione il Maggiolino, e il suo vetusto motore posteriore, assetato di benzina e avaro di cavalli. Dalla 128, che viene accuratamente smontata e analizzata, Volkswagen trae l’ispirazione per una piccola vettura familiare, che sfiderà il mercato proponendo anche versioni sportive e aggressive come la Gti. Se deve essere l’opposto del Maggiolino, che lo sia fino in fondo!
La pensionata e la giovane star
La Golf è un successo immediato. Dal momento del suo lancio diventa subito l’auto più temuta ai semafori e negli specchietti. E’ l’auto di quelli che amano spingere sull’acceleratore, guidare nervosamente. Diventare una specie di piccola Alfa Romeo, però affidabile e che non si arrugginisce, è un miracolo della tecnica, ma anche dell’immagine.
L’auto ha tutto quello che serve per sbancare nelle vendite e lanciare una dinastia che continua ancora oggi, successo dopo successo. L’ombra del Maggiolino alle sue spalle cessa immediatamente di essere un problema e diventa qualcosa con cui giocare, per raccontare le differenze e mettere in evidenza ancora di più la personalità della nuova pestifera Golf.
Non puoi fidarti di una vecchia signora
Tra le molte campagne di successo della Golf ce n’è una particolarmente geniale, che rivela precisamente questo intento, con una serie di capovolgimenti che sono l’essenza della commedia, e quindi della pubblicità fatta con maestria.
Ve lo linkiamo sopra, non ve lo raccontiamo perché vale la pena di vederlo. Voi gustatevi la maestria con cui un’auto che tutti ormai percepiscono come veloce ed eccitante recupera il lato rassicurante della “vecchia” e conservatrice Volkswagen, e lo capovolge.
Ti piace Boomerissimo? Sostienilo cliccando su questo link
Volkswagen è la nuova auto di una nuova generazione, convinta di essere più dinamica, più intelligente, più aggressiva e coraggiosa di tutte quelle che l’hanno preceduta. È bello lasciarglielo credere. Ma sarà poi davvero così?
Noi boomer abbiamo le nostre idee in proposito. Other’s mileage may vary…
Antonio Pintér
Rispondi