Steve McQueen amava il rischio, ma se quella volta avesse deciso di fare il bravo marito, non sarebbe sopravvissuto.
Una tipica “faccia da schiaffi” Steve McQueen, che indossava con orgoglio e stile, certo delle sue capacità e del suo valore.
Memorabili le sue dispute con registi e sceneggiatori per avere lo stesso numero di battute e di tempo schermo dei colleghi.
Piaceva…
Oh sì, piaceva alle donne. Una tipologia maschile che oggi forse non avrebbe lo stesso successo. L’uomo macho, motori e poco altro. Per parafrasare un vecchio spot di un eone fa, McQueen era il classico uomo “che non deve chiedere mai”, aiutato da bellezza e fascino, non aveva problemi a trovare donne con le quali accompagnarsi.
Corre voce che all’apice della sua carriera intrattenesse giovani aspiranti attrici illudendole di farle recitare in un film. Il suo biografo narra anche che una notte la trascorse con sette donne in contemporanea, quello che manca è il report delle signorine sull’effettiva prestazione di McQueen. Ricordiamo che all’epoca, la pillolina magica era di là da venire.
Nella sua rete sono cadute moltissime attrici tra cui Lauren Hutton, Barbara Leigh e Elga Henderson conosciuta sul set del film che aveva fortemente voluto, Le Mans.
Ma come a volte succede, il fatto di essere, per così dire farfallone (ogni riferimento al film Papillon è puramente casuale) non impedisce a uomini (in questo caso), ma anche a donne di convolare a nozze promettendo fedeltà.
La prima delle tre a cui promise eterna devozione, fu l’attrice e ballerina Neile Adams. I due si conobbero a New York, mentre lei era impegnata a Broadway.
Dopo il matrimonio con Steve, nel 1956, Neile si dedicò più che altro alla televisione, per stare vicino al marito e ai figli. Ben presto, però, si rese conto che il suo aitante marito, nonché promettente attore, aveva occhi non solo per lei.
La scappatella che gli ha salvato la vita
Nel 1969 il matrimonio tra l’attore e la ballerina era fortemente in crisi, nonostante la nascita di due figli, il divorzio sarebbe arrivato nel 1972. Una sera d’agosto del 1969, per la precisione l’8, Steve era stato invitato ad un party a casa di un’amica attrice, che si dice fosse stata anche la sua amante, Sharon Tate. Alla festa sarebbe stato presente anche Jay Sebring, hairdresser delle star e suo amico personale, oltre che creatore del suo taglio.
Secondo l’ex moglie, mentre Steve stava recandosi a quella festa “ran into a chickie and decided to go off with her instead”. Insomma incontrò una “pollastrella” e decise di cambiare il programma della serata.
Non poteva sapere che proprio quella sera, la famiglia di Manson, si sarebbe recata nella casa al 10050 di Cielo Drive. Manson voleva vendicarsi di Terry Melcher, un produttore musicale reo di non aver preso sul serio la sua musica e che aveva abitato precedentemente a quell’indirizzo.
Nessuno dei presenti nella casa quella sera scampò alla morte come è noto, neanche Sharon Tate, incinta di otto mesi, difesa e protetta fino alla fine da Sebring.
Il cambio di programma salvò la vita a McQueen che prese una decisione. Diventò fedele? Nulla di tutto ciò. Secondo Neile Adams:
Le conseguenze ricaddero su di lei, lui continuò a fare quello che faceva prima.
Antonietta Terraglia – Copyright Boomerissimo.it
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