Cent’anni fa il Lago di Como, Genova e Alassio hanno visto nascere una leggenda del cinema
Sono una persona mediamente curiosa. Non di tutto e tutti, non ne avrei nรฉ voglia, nรฉ tempo. Il gossip fine a sรฉ stesso non ha alcuna rilevanza per me. Le pochezze, i tradimenti di piccole, grottesche presunte celebritร , non spostano il mio interesse di un millimetro. Purtroppo (o per fortuna) mi capita anche con persone che conosco. Non chiedo, non mi informo, non trasmetto informazioni. Il pettegolezzo da parrucchiere non mi appartiene, anche perchรฉ dallโhair stylist vado poco.

Ho lโidea balzana che i fatti personali debbano rimanere tali. Eโ anche vero che i social hanno un poโ rubato il mestiere alle comari, quelle allegre signore che sanno tutto di tutti. Sono in gran parte gli attori (nel senso di colui che agisce) a rendere note le proprie vicende personali con tanto di foto o diretta in tempo reale. Vabbรจ. Il mio atteggiamento muta parzialmente quando si tratta di personaggi la cui distanza temporale fa sรฌ che dal pettegolezzo si passi alla storia. Continua perรฒ ad importarmi il giusto di questioni di letto, a meno che non abbiano avuto un risvolto fattivo in vicende di una certa rilevanza. Mi accanisco e scavo su persone forse un poโ fuori moda. Una di queste รจ il maestro del brivido: Alfred Hitchcock.
Hitch e il suo primo film
A scuola, durante lโintervallo, mentre mi trovavo in una classe i cui appartenenti mostravano la loro indole ferina, giocavano a braccio di ferro, facevano esplodere i propri polmoni in milioni di decibel, si toglievano le scarpe e altre azioni piรน degne di uno parco faunistico che di unโistituzione educativa, incuranti di raccomandazioni e proteste dellโinsegnante, mi sono ritrovata a pensare a Hitchcock. Penserete che era il mio istinto omicida a sublimarsi, forse, ma mi รจ venuta la curiositร di sapere quale sia stato il primo film del regista britannico.
La carriera di Alfred Hitchcock come regista ebbe inizio in Italia, a Genova, in una assolata mattina del 1925. La pellicola era una co-produzione anglo-tedesca tra la Gainsborough Pictures di Michael Balcon e la Emelka di Erich Pommer e fu realizzata negli studi di Monaco di Baviera per gli interni, mentre gli esterni furono girati interamente in Italia.โ Il giovane regista, all’epoca appena venticinquenne, si trovava nella cittร ligure per girare scene in esterni del suo lungometraggio d’esordio: The Pleasure Garden. Le riprese iniziarono il 9 giugno 1925 presso la Stazione Marittima del porto di Genova. Prima scena, la partenza di una nave.
Il film era basato sull’omonimo romanzo di Oliver Sandys (pseudonimo della scrittrice Marguerite Florence Laura Jervis), un drammone in cui si intrecciano storie sentimentali, intrighi, colpi di scena. Insomma, un libro abbastanza convenzionale.โ
La trama narra di Patsy Brand, una ballerina del music hall londinese “Pleasure Garden” che incontra Jill Cheyne, un’aspirante ballerina sfortunata. Decide di ospitarla e la aiuta a trovare lavoro nello stesso teatro. Jill diventa una star e si lascia corteggiare da molti uomini. Patsy invece si sposa con un amico del fidanzato di Jill.โ I due uomini partono per le colonie. Jill, a casa, tradisce il fidanzato, Patsy si precipita in Africa perchรฉ ha saputo che il fidanzato รจ malato. Lรฌ scopre che ha una relazione con una donna del posto. Il marito, in un momento di rabbia, annega lโautoctona. Tenta di uccidere anche Patsy con una scimitarra, ma viene fermato da un colpo di pistola. Il fidanzato di Jill, ormai consapevole dei tradimenti subiti, decide di sposare la vedova Patsy.โ Un polpettone, insomma.
La scelta di girare in Italia fu dettata da ragioni economiche e pratiche. Il cinema muto inglese stava attraversando una fase critica e gli studi cinematografici avevano bisogno di nuovi talenti disposti a lavorare con budget ridotti. Michael Balcon voleva produrre due film in cooperazione anglo-tedesca e decise di affidare al giovane Hitchcock, che aveva fatto un buon apprendistato come aiuto regista di Graham Cutts, la regia di uno di questi. La Riviera ligure e il Lago di Como furono scelti per sostituire le ambientazioni esotiche a costi contenuti. Alassio si trasformรฒ nei Caraibi, mentre Coatesa, frazione di Nesso sul lago di Como, fu lo scenario della luna di miele dei protagonisti.

Il cast del film era composto da Virginia Valli nel ruolo di Patsy Brand, Carmelita Geraghty come Jill Cheyne, Miles Mander era il marito traditore, John Stuart il fidanzato di Jill mentre Nita Naldi interpretava lโindigena.
Non si puรฒ dire che filรฒ tutto liscio durante le riprese. Fu lo stesso HItchcock a raccontarlo a Franรงois Truffaut nel libro Il cinema secondo Hitchcock.โ Mentre si trovava nella zona del Porto Antico di Genova per girare la scena della partenza della nave, Hitchcock fu derubato di 10.000 lire, che nel 1925 erano soldi veri. L’attrice tedesca originariamente scelta per il ruolo della donna esotica ebbe problemi di salute e fu sostituita all’ultimo momento da una cameriera del Grand Hotel di Alassio. Un’altra ragazza del cast doveva girare una scena in cui un attore doveva portarla in braccio. La fanciulla, perรฒ, era oltre la possenza dellโuomo.ย Lโattore non riuscรฌ a sollevarla, tra lโilaritร degli astanti. Una delle scene chiave, quella in cui il marito di Patsy annegava lโamante fu rovinata dal passaggio di una signora anziana che raccoglieva amabilmente conchiglie sulla spiaggia di Alassio.โ Terminato di girare, il regista si apprestava a tornare in treno, come era costume allโepoca, ma fu fermato al confine del Brennero. l doganieri gli sequestrarono 3.000 metri di pellicola non dichiarata. Si salvรฒ solo la cinepresa perchรฉ era accuratamente nascosta nella cuccetta.โ
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Il produttore fu soddisfatto, tanto che affidรฒ a Hitchcock anche la regia del secondo film anglo-tedesco, L’aquila della montagna.โ La proiezione per la stampa ebbe commenti favorevoli. Il London Daily Express definรฌ Hitchcock “Un giovane con l’intelligenza di un maestro”.โ Colui che non fu affatto contento del prodotto fu il finanziatore che ne bloccรฒ la distribuzione. Il film uscรฌ in Germania il 3 novembre 1925, ma la prima londinese si ebbe solo nel 1927, dopo l’uscita di Il pensionante (The Lodger), che consacrรฒ definitivamente Hitchcock come regista di primo piano.โ
Hitch e lโItalia
Hitchcock, durante il suo periodo genovese, alloggiรฒ all’Hotel Bristol Palace di Via XX Settembre, un elegante palazzo in stile Liberty. Un soggiorno che influenzรฒ la sua produzione successiva. Nel 1955, Hitchcock tornรฒ al Bristol Palace durante le riprese di Caccia al ladro. Secondo varie fonti, fu proprio lo scalone ellittico di marmo bianco dell’hotel, con la sua spirale progettata dall’architetto Dario Carbone, a ispirare la celebre scena del campanile de La donna che visse due volte.โโ
Nonostante le disavventure del suo primo film, il regista tornรฒ piรน volte in Italia. In un’intervista del 1955 rilasciata a Lello Bersani, Hitchcock raccontรฒ che viaggiava spesso in Europa per verificare le traduzioni dei suoi film. Quando gli fu chiesto quale luogo di Roma avrebbe scelto per girare un thriller, indicรฒ il Monumento a Vittorio Emanuele II (Vittoriano), per il suo colore bianco che si distacca completamente dal resto dei monumenti della cittร .โ Su tutto quel bianco il rosso del sangue sarebbe risaltato dannatamente bene. Ma in fin dei conti, quel monumento รจ giร un crimine alla vista.
Antonietta Terraglia – copyright Boomerissimo.itยฎ
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Risultati
Congratulazioni sei un HItchcock Master!
Con 7 o piรน risposte corrette, hai raggiunto lo stato di illuminazione hitchcockiana. Sei ormai una persona che guarda il mondo come se stessi sempre inquadrando una scena: riconosci i piani sequenza nella vita reale, noti quando qualcuno sta usando la tecnica del dolly zoom e probabilmente hai iniziato a parlare di “MacGuffin” a persone che non hanno idea di cosa significhi.
Hitchcock stesso sarebbe fiero di te. Probabilmente passi le serate a riguardare i suoi film cercando errori di continuitร (e sรฌ, li trovi sempre), e il tuo concetto di “serata rilassante” รจ guardare Psycho taccuino alla mano per annotare le tecniche di regia. I tuoi amici pensano che tu sia un po’ matto, ma in fondo ti rispettano per la dedizione quasi maniacale. Sei il tipo di persona che durante una cena cita “Rear Window” con disinvoltura, lasciando gli altri ospiti perplessi ma impressionati. Probabilmente hai visto “Vertigo” almeno 47 volte e ogni visione ti rivela nuovi dettagli psicologici che ti tormentano per settimane. Hai un’ossessione sana per la suspense e un’intolleranza quasi medica per i finali prevedibili.
Hai sbagliato quiz
Ebbene sรฌ, non hai raggiunto il punteggio minimo. Ma non disperare! Sei in buona compagnia: quella di milioni di persone che credono che Hitchcock abbia diretto solo “Psycho” e la docuserie su Apple TV.
Probabilmente sei capitato qui per puro caso, forse cercavi “Ricette di cucina” e invece ti sei trovato a rispondere domande su un britannico che metteva le telecamere in bagni e camere da letto per diletto artistico (cosa che oggi lo porterebbe dritto sui giornali di cronaca nera).
Il tuo rapporto con Hitchcock รจ simile a quello che hai con le etichette nella lavastoviglie: sai che esiste, ma non hai mai realmente capito come funziona. Tuttavia, sei rimasto abbastanza a lungo da scoprire che il tizio era piuttosto interessante.
Consiglio? Torna a guardare i suoi film con piรน attenzione. Non รจ uno spreco di tempo, รจ un investimento nel tuo bagaglio culturale (e nel tuo senso dell’umorismo, che di questi tempi non รจ cosa da poco).
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