Il meglio, il peggio, il curioso degli anni 80 (e oltre)

Sostieni Boomerissimo con una donazione e sottoscrivi la nostra newletter per non perderti nemmeno un aggiornamento


TUTTI GLI ARTICOLI
News / Sport / Style / Gossip / TV e spettacolo / Boom age
Richard Ramirez - Boomerissimo.it

The Night Stalker: il regno del terrore di Richard Ramirez

Sognando California, ma per un po’ lo stato del sole è stato la terra dove i peggiori incubi diventavano realtà.

“I wish they all could be California girls”, cantavano i Beach Boys. Purtroppo per le ragazze non erano solo i membri della band a pensarlo.

Richard Ramirez - Boomerissimo.it
Richard Ramirez – Boomerissimo.it

Le ragazze della California sono state oggetto di attenzioni malevole da parte di personaggi poco rassicuranti, uno di quelli più crudeli è stato Richard Ramirez.

Un anno di terrore

Tra il 1984 e il 1985 la zona tra Los Angeles e San Francisco ha vissuto nel terrore, un serial killer tanto efferato quanto spregiudicato penetrava nelle case per stuprare ed uccidere le sue vittime. Nessuno era al sicuro, neanche nel luogo che è il simbolo stesso della sicurezza, la propria casa.

Jennie Vincow – Boomerissimo.it

Il 28 giugno del 1984 Jack Vincow si recò a casa della madre 79enne Jennie nei dintorni di Glassell Park, Los Angeles. La porta era aperta e una finestra mostrava segni di effrazione. Entrando in casa si accorse immediatamente che era successo qualcosa di grave, tutto era in disordine, c’erano oggetti sparsi ovunque. Nulla poteva però prepararlo a quello che trovò: il cadavere di sua madre, stuprata, pugnalata ripetutamente e con la gola tagliata.

A quel brutale omicidio ne seguirono altri dodici. Tutti eseguiti di notte, in casa delle vittime. L’assassino sembrava imprendibile, anzi gli assassini, perché da principio gli inquirenti pensavano che non fosse una singola mano a perpetrare gli omicidi. Non c’era una “firma” riconoscibile. Il serial killer usava metodi diversi per uccidere le vittime, usava quello che trovava ed anche il rituale cambiava. Diversamente da Ted Bundy che prediligeva giovani donne more con capelli lunghi, questo killer non aveva un tipo preferito.

Le sue vittime variavano moltissimo non solo nell’aspetto, ma anche per l’età coprendo un range che andava dai 9 agli 82 anni. Nove anni aveva la prima ed ultima vittima. Prima perché la bimba è stata la sua vittima numero uno ed ultima perché è stata l’ultima ad essergli attribuita. La diversità di modus operandi e la frequenza dei suoi assassinii gli fece guadagnare l’attenzione dei media che si sbizzarrirono a trovargli un appellativo, anzi più di uno: “The Night Stalker,” “The Walk-In Killer,” “The Valley Intruder”.

Ma chi era davvero Richard Ramirez?

Richard Ramirez

Come molti serial killer, Ramirez aveva avuto un’infanzia segnata da abusi fisici. Il padre, un ex poliziotto alcolista, era solito usare la violenza nei confronti della moglie e dei figli. A soli dieci anni il piccolo Richard beveva e fumava marijuana. Per sfuggire alla violenza del padre, il piccolo andava a dormire nei cimiteri e ben presto avrebbe sviluppato interesse per il satanismo e l’occultismo.

Ramirez
Richard e il cugino Mike (screenshot YouTube) – Boomerissimo.it

Quando aveva dodici anni, suo cugino Mike Valles, veterano decorato delle forze speciali lo prese sotto la sua ala, insegnandogli tecniche di combattimento che Ramirez avrebbe poi usato nei suoi crimini.

Mike non era la figura maschile più opportuna che Richard avesse per sostituire il padre violento. Valles era stato in Vietnam dove si era reso colpevole di crimini di guerra nei confronti della popolazione civile.
Aveva stuprato, ucciso e smembrato donne documentando in dettaglio le sue gesta con delle polaroid che mostrava con orgoglio a Ramirez.

Un uomo disturbato Mike, che esplose ancora quando al termine di una discussione sparò in faccia alla moglie alla presenza del cugino. Ramirez più tardi rivelò di non essere rimasto affatto scioccato dalla scena, in quanto era stato ampliamente preparato dalle visione delle foto di guerra.

Richard adolescente andò a vivere con sua sorella e il marito, ma anche questa decisamente non fu una scelta felice. Il cognato era un guardone molto attivo che si faceva accompagnare nelle sue uscite voyeristiche dal fratello della moglie. Quando Valles uscì dall’ospedale psichiatrico si unì a loro. Un allegro terzetto.

Ti piace Boomerissimo? Sostienilo con una piccola offerta a questo link

Nei primi anni Ottanta si trasferì in California, dove privo di un lavoro stabile viveva di espedienti, senza una dimora fissa e dedito a sostanze. Qui cominciò la sua carriera di assassino.

Tre parenti criminali erano riusciti a produrre un delinquente peggiore di loro. Non era facile.

Antonietta Terraglia – copyright Boomerissimo.it®

Blog at WordPress.com.

Rispondi

Comments (

2

)

  1. Ed Gein: è difficile chiamarlo serial Killer – Boomerissimo

    […] l’assassinio in serie non sia un fenomeno recente è abbastanza chiaro. Efferati delitti per i più futili motivi […]

  2. Ed Kemper, salvato da un ingorgo di serial killer – Boomerissimo

    […] quel momento a Santa Cruz, in California, l’area in cui Kemper si muoveva, erano attivi altri due serial killer, Herbert Mullin e John Linley Frazier. Ma l’area non era nuova ad episodi di violenza. Qualche […]

Translate »

Scopri di più da Boomerissimo

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading