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Robin Williams e Christopher Reeve

Robin Williams e Christopher Reeve: un’amicizia spaziale

Due attori tanto diversi ma legati da un’amicizia forte più delle avversità. Una storia da raccontare

Entrambi provenienti dallo spazio, Mork e Superman, certo con qualità e caratteristiche diverse. Superman è stato il salvatore del mondo, con la sua forza dedita al bene, ma anche Mork ha salvato l’umanità dal grigiore regalando risate sfrenate.

Robin Williams e Christopher Reeve
Robin Williams e Christopher Reeve un’amicizia spaziale – Boomerissimo.it

I due paladini dello spazio interstellare erano attori molto diversi, ognuno aveva conquistato un suo posto, una sua casellina nell’album delle figurine di Hollywood.

La forza di Superman si scontrava con la genialità fuori controllo di Robin Williams, ma di attori come lui ne nascono uno al secolo, se va bene.

Un’amicizia che veniva da lontano

Robin e Christopher si sono conosciuti in tempi non sospetti, mentre erano ancora due giovani studenti alla Juilliard School, la rinomata scuola di arti, musica e teatro di New York, quella del film (e successivamente telefilm) Saranno Famosi.

Apparentemente questi due ragazzi non avevano nulla in comune, sia come estrazione sociale che come aspetto. Williams non aveva frequentato scuole titolate, mentre Reeve proveniva dalla Ivy League, cioè dalla lega che riunisce le università più prestigiose degli Stati Uniti.

Robin Williams e Christopher Reeve
Robin Williams e Christopher Reeve al’inizio della loro amicizia (screenshot YouTube) – Boomerissimo.it

Anche visivamente la loro differenza era marcata, alto e atletico uno, mentre l’altro aveva un aspetto meno elegante, anche se perennemente in movimento. I due erano compagni di stanza alla Juilliard ed erano anche compagni in un corso avanzato. Quella vicinanza, quella stretta frequentazione diventò una solida amicizia che durò per un quarto di secolo.

I due amici cominciarono ad avere successo nello stesso periodo, Reeve con il supereroe che si cambiava nella cabina telefonica (oggi avrebbe qualche problema) e Williams con la serie Mork & Mindy, uno dei tanti spin-off di Happy Days, come abbiamo raccontato qui.

La loro amicizia non era solo nostalgia dei bei tempi passati, come quando saluti il vecchio compagno di scuola e non hai altro in comune se non i ricordi. I due hanno continuato a vedersi ed esserci l’uno per l’altro. Quando Williams girava Il mondo secondo Garp, Reeve si presentava puntualmente il fine settimana con il suo aereo per portarsi via l’amico ed andare a divertirsi insieme. Inoltre, Superman è stato il padrino di Zachary, il figlio di Williams.

L’incidente

Nel 1995 Reeve ebbe il terribile incidente che lo rese tetraplegico. Durante un concorso ippico, cadde da cavallo atterrando di testa. Risultato: rottura di due vertebre del collo. Questa fu la notizia che ebbe l’attore appena aprì gli occhi in ospedale. In più, i medici gli comunicarono che aveva solo il 50% di probabilità di sopravvivere, in quanto doveva sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico per, in parole molto povere, riposizionare la testa sul collo.

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In una intervista televisiva Reeve ha raccontato di come Williams gli restituì la gioia. L’uomo che era stato Superman, il più forte di tutti, con il compito di salvare l’umanità combatteva tra la vita e la morte, cercando la voglia di continuare a vivere in una stanza d’ospedale. Mentre era ancora semi incosciente per i farmaci, vide entrare un dottore che aveva uno strano accento russo. Il medico si qualificò come il proctologo inviato per fargli un esame approfondito. Nel bel mezzo della tragedia esplose in una risata fragorosa riconoscendo l’amico di una vita che gli stava mostrando che ridere, divertirsi era ancora possibile.

Reeve parla di Robin Williams – Boomeerissimo.it

L’aiuto di Williams non mancò mai a Christopher Reeve, qualcuno vocifera che sia stato anche abbondantemente economico, dato che l’assicurazione non copriva tutte le terapie e i sofisticati macchinari che servivano all’attore ormai tetraplegico un minimo di autonomia.

Reeve si spense nel 2004, sostenuto dalla famiglia e da colui che parte della sua famiglia era diventato. Quando dieci anni più tardi, Robin si suicidò a seguito della diagnosi di malattia neuro degenerativa, forse, la presenza di Superman avrebbe fatto la differenza.

Antonietta Terraglia – copyright Boomerissimo.it® 

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Comments (

1

)

  1. Troppa grazia, Robin Williams: 13 minuti di spot completamente fuori di testa – Boomerissimo

    […] l’extraterrestre trovato era improbabile, un artista pescato letteralmente per strada. Ma era Robin Williams, e quei pochi minuti senza molto senso cambiarono […]

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