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John Wayne e la sua oca, il Wild Goose

John Wayne, il cowboy che si sentiva a suo agio solo con la sua oca

Difficile dire se un personaggio come John Wayne oggi avrebbe avuto lo stesso successo. In tempi in cui si vogliono riscrivere i libri di Roald Dahl o Ian Fleming c’è da sospettare che non sarebbe andato molto lontano.

Duke più che un attore è stato un archetipo, l’eroe. Era questo il ruolo che si era scelto e che interpretava con convinzione, l’uomo con un’idea di giustizia tagliata con l’accetta, tutto patria e onore. La scala dei grigi non gli si addiceva: “Sei buono? Vivi. Sei malvagio? Ti sparo” era la summa del suo personaggio.

John Wayne e la sua oca, il Wild Goose
Il pistolero per eccellenza, John Wayne, aveva un debole per il mare – Boomerissimo.it

Ma lui andava bene così com’era. Imponente, burbero, con un’idea chiara di ciò che è giusto e cosa è sbagliato, un giustiziere con l’animo, in fondo, tenero. Attenzione a non confonderlo con il nostro Tex Willer però. Del ranger e agente navajo, John Wayne condivideva solo l’uso della pistola. Galeppini, per il suo eroe, aveva preso a modello sì un attore di Hollywood, non John Wayne però, bensì Gary Cooper.

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Gli ideali americani

Le sue idee erano e rimasero sempre conservatrici, “gli ideali americani”, come venivano definiti. Ebbe un ruolo molto attivo nella  Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals, un’associazione che aveva come obiettivo quello di tenere lontano tutto ciò che sembrava comunista da Hollywood.

John Wayne e la sua oca, il WIld Goose
John Wayne, il pistolero che amava pescare – Boomerissimo.it

Nel suo film Berretti verdi, del 1968, prese nettamente posizione a favore della guerra del Vietnam, causando l’insuccesso della pellicola e alienandosi il favore di una buona fetta di pubblico. Ma patria e onore non erano solo gli ideali dei personaggi che interpretava, erano anche i suoi.

Marinaio mancato

Una delle più grosse delusioni che Duke dovette mandare giù fu quella di non essere ammesso all’accademia navale di Annapolis. Strano pensare che l’eroe “a sei zampe (due sue e quattro del cavallo), il cowboy per eccellenza, in realtà volesse diventare un ufficiale di marina. Ma la voglia di solcare i mari gli rimase dentro ed appena gli fu possibile “si fece la barca”.

Innamorato di un’oca

Niente velieri del genere dell’aristocratico yawl di JFK, il Manitou, o panfili come il Christina di Onassis. L’occhio di “Chisum” cadde su un dragamine di 136 piedi dismesso dalla US Navy nel 1946. Prima di arrivare nelle mani di Wayne, il dragamine passò di mano due volte. L’ultimo proprietario ne cambiò il nome in Wild Goose.

Il Wild Goose ai tempi di John Wayne – Boomerissimo.it

“Il Grinta” la acquistò nel 1962 per 116000 dollari. Ne mantenne il nome, per quanto buffo, ma fece fare delle modifiche sostanziali a bordo. Oltre ad attrezzarla con generi di conforto, bar ben fornito, cinque frigoriferi per le sue amate bistecche ed un tavolo da poker, l’attore lo fece rimaneggiare per adattarlo alle sue “dimensioni”. Duke era alto 193 cm e la nave non era pensata per persone così alte. Per quanto possibile mantenne la strumentazione originale, ma dato che non era un gran che come pilota, lasciava volentieri il timone al suo capitano.

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Non era una nave di facile gestione. Il capitano, nel suo libro di memorie, ricorda, che fu costruita di fretta e furia dopo Pearl Harbor e per questo venne usato legno non stagionato. Questo piccolo dettaglio rendeva la nave elastica con qualche problema soprattutto nelle manovre in retromarcia, in più i motori avevano l’antipatica tendenza a scaldarsi.

Duke adorava passare il tempo sulla Wild Goose, ci portava la famiglia e gli amici più cari, tra cui Dean Martin, Sammy Davis jr. ed anche il presidente Nixon.

Duke a pesca sul Wild Goose – Boomerissimo.it

Poche settimane prima di morire decise di venderla e venne acquistata da un avvocato di Los Angeles, che non la trattò con lo stesso amore.

Nel 1991, però, tale Deil Gustafson decise di comprarla. Dopo un accurato e costoso restauro, il Wild Goose viene usato per portare in giro i turisti. A bordo si può ammirare ancora il tavolo su cui Wayne ha giocato interminabili partite a poker con i suoi amici.

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Duke sarebbe orgoglioso di sapere che che la sua è Wild Goose è stata inserita nel registro degli Historic Places, in quanto la barca “è l’espressione della personalità di John Wayne e della sua immagine esteriore”.

Un simbolo dei valori americani, così come lui li intendeva.

Antonietta Terraglia

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Comments (

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  1. Quant’era alto (davvero) John Wayne – Boomerissimo

    […] scala dei grigi non gli si addiceva: Sei buono? Vivi. Sei malvagio? Ti sparo.” abbiamo scritto qualche tempo fa su Boomerissimo, in un articolo dedicato alla sua grande passione […]

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