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Gacy

John Wayne Gacy, serial killer formato famiglia

L’abilità dei serial killer è quella di sembrare normali, tutti casa e famiglia. E a farne le spese sono proprio i loro congiunti.

Un serial killer si muove nell’ombra. Un ombra che non è il buio dei vicoli di Whitechapel, dove Jack lo squartatore aveva facile ragione delle sue vittime.

Gacy
John Wayne Gacy e le mogli – Boomerissimo.it

Questa categoria di assassini l’oscurità se la costruiscono intorno in un modo particolare, eliminando ogni ombra di sospetto sulla loro vita. Curioso e paradossale, nessuno presta attenzione a qualcuno in piena vista, ben vestito, con un lavoro ed una vita normale.

Vivere la vita come “gli altri”

Confondersi, mimetizzarsi con l’ambiente. Se il target sono ragazze di una certa cultura e di bell’aspetto, va da sè che che per attirarle senza destare sospetti la persona in questione dovrà avere qualcosa in comune con loro.

Ted Bundy in questo è stato eccelso. Bel ragazzo, buoni studi mai conclusi, era in grado di rapportarsi con le sue coetanee senza metterle in allarme, se non quando per loro era troppo tardi.

Ted Bundy – Boomerissimo.it

Ma altri non sono stati da meno. John Wayne Gacy, l’imprenditore di successo e  impegnato nel sociale riusciva ad attirare ragazzi in casa sua con promesse che, proferite da una persona con una vita “specchiata” di certo non mettevano in allarme. Un uomo crudele, manipolatore e calcolatore. Alcuni dei giovani che ha ucciso, li aveva presi a lavorare proprio per scavare quella maledetta intercapedine, quella che sarebbe diventata la loro tomba.

Le famiglie di John Wayne Gacy

La famiglia è importante per costruirsi l’invisibilità. Se uno scapolo che vive solo finisce per dare nell’occhio con i suoi movimenti, un uomo sposato, un po’ in sovrappeso, dall’aspetto ordinario, avrà più chance di non essere ricordato. Questo deve aver pensato John Wayne Gacy. La psichiatria ci insegna che gli assassini seriali sono tutt’altro che modesti, sono estremamente narcisisti e l’impunità, il non essere scoperti, sospettati non fa che accrescere il loro sfrenato egocentrismo. Farsi una famiglia rientrava in questa strategia di dissimulazione.

Nel 1964, un giovane Gacy lavorava al Dunn-Bus Shoe Company store a Springfield. In quello stesso negozio lavorava anche Marlynn Myers. I due ragazzi, lui ventidue anni e lei venti, cominciarono a frequentarsi e dopo neanche un anno erano sposati. Lasciarono Springfield per Waterloo, Iowa, dove il padre di Marlynn aveva acquistato dei ristoranti della catena KFC.

Nel 1966 la coppia felice accolse un figlio maschio, Michael e l’anno dopo una bambina, Christine. La coppia perfetta con due figli perfetti. Un idillio, fino al 1968. Quell’anno il suo John fu arrestato per sodomia e condannato. Marlynn presentò le carte  per il divorzio. Il motivo addotto fu “trattamento crudele e disumano” ed ottenne la custodia esclusiva dei figli.

 Anni dopo, rintracciata ed intervistata con la promessa di non rivelare il suo nuovo cognome, la donna dichiarò:

“I just couldn’t believe it, I never had any fear of him. It’s hard for me to relate to these killings. I was never afraid of him.”

Aggiunse che durante la loro vita insieme lei non sospettò di avere un marito omosessuale. Mai. I bambini non hanno mai avuto da allora alcun rapporto con il padre. Lui non li cercò mai e la madre fece di tutto per tenerli lontano dai media. La sorella di Gacy negli anni ha provato a mettersi in contatto con i nipoti. Ha inviato lettere, regali, ma tutto tornava al mittente. Non ha coltivato acrimonia per questo, anzi ha compreso le ragioni della scelta.

Uscito di prigione ed archiviata quella prima parte della sua vita, Gacy aveva necessità di costruirsi un’altra vetrina, pulita e cristallina.

Gacy e Carol Hoff
John Wayne Gacy con la seconda moglie (screenshot YouTube) – Boomerissimo.it

Con l’aiuto di sua madre, nel 1971, comprò una casa a Norwood Park Township, Chicago.  Ricominciò a frequentare un’amica di sua sorella, Carol Hoff. I due erano già usciti insieme ai tempi del liceo. Lei aveva divorziato da poco ed aveva due bambine, Tammy ed April. Decisero di sposarsi. Il copione si ripeteva, con una piccola variante. Il giorno prima del fatidico sì, John rivelò a sua moglie di esser bisessuale.

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Mentre erano sposati, Carol trovò alcuni portafogli nell’auto del marito. Erano tutti di giovani uomini. Chiese spiegazioni. La reazione fu violenta, secondo il New York Times che riporta le parole di Hoff:

“He would throw furniture. He broke a lot of my furniture. I think now, if there were murders, some must have taken place when I was in that house.”

Nel 1976 chiese il divorzio. Alla notizia dell’arresto del suo ex, anche lei tentò, per quanto possibile di tenersene lontana. Fece solo qualche sporadica dichiarazione circa la sessualità disfunzionale di “Pogo”.

Ormai il bubbone era scoppiato, non c’era più nulla da nascondere.

Antonietta Terraglia – copyright Boomerissimo.it ®

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Comments (

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  1. John Wayne Gacy, la vittima fatale – Boomerissimo

    […] è stato abilissimo a costruirsi un’aura di rispettabilità, sposandosi, avendo figli, diventando l’anima della sua comunità. E’ un ottimo promotore di sé stesso, riuscendo ad […]

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